Il change management più che uno slogan sta diventando in molte aziende uno stile di gestione permanente del business. A differenza di quanto si verificava nel periodo pre-Covid, allorquando il cambiamento si imponeva per gestire nuovi programmi di IT o nuovi posizionamenti sul mercato, nel periodo post Covid la gestione del cambiamento sta assurgendo ad una priorità.
Il livello delle sfide e delle sollecitazioni di un mercato e, più in generale, del contesto geopolitico sempre più complesso, impone l’adozione di uno stile gestionale che garantisca un’execution immediata. Questo tema è stato ampiamente dibattuto nel confronto, organizzato da AIDP Veneto-F.V. Giulia, il 21 settembre sul tema del change management. Nel round table che lo ha visto coinvolto con altri relatori, Antonio Angioni ha condiviso le esperienze che sul tema Poliedros Consulting ha realizzato in questi anni con le aziende clienti ed ha spiegato la metodologia sviluppata per affrontare e gestire il cambiamento. Una metodologia che evita di concentrarsi sulle azioni ed i risultati ma che prende invece le mosse dalle esperienze e dalle convinzioni che caratterizzano la cultura aziendale per comprendere, attraverso un’iniziale fase diagnostica, come impattano poi sulle azioni ed i risultati. Solo in una fase successiva, viene poi disegnato e sviluppato un programma che rivisitando le dimensioni costitutive della strategic execution, permette di coagulare il consenso, stimolare la partecipazione creativa, sviluppare un originale business model, ma soprattutto ridurre i tempi di realizzazione della strategia aziendale.
Efficiency, Execution, Environment sono gli elementi costitutivi della “Metodologia 3E”, un approccio sistemico originale elaborato da Poliedros Management Consulting che rappresenta il core della mission dell’azienda: generare Ideas with impact.